Etanercept: neurite ottica e uveite


In letteratura l’uso di Etanercept e degli altri inibitori del TNF-alfa è stato anche se raramente correlato dal 2001 a patologie oculari di tipo demielinizzante, quali la neurite ottica, e di tipo infiammatorio ( principalmente uveiti ).
Casi di malattie oculari infiammatorie sono stati osservati durante studi clinici e descritti in numerosi case report.

In una revisione della letteratura del 2006 sono stati studiati 12 casi di uveite, 4 di sclerite e 1 di miosite orbitale attribuiti a Etanercept, la maggior parte dei quali è andata incontro a remissione parziale o completa con la sospensione del farmaco.

Una revisione della letteratura del 2007 ha identificato 15 casi di neurite ottica in utilizzatori di inibitori del TNF-alfa ( 8 associati a Infliximab, 5 a Etanercept e 2 ad Adalimumab ).

Un’analisi delle segnalazioni spontanee del periodo 1998-2005 negli Stati Uniti ha rilevato una maggiore associazione tra Etanercept e uveite rispetto agli altri inibitori del TNF-alfa, sia in termini assoluti ( 20 casi da Etanercept, 4 da Infliximab e 2 da Adalimumab ) sia relativamente al numero di soggetti trattati con ciascun farmaco.

Tuttavia, un recente studio caso-controllo francese, che ha messo a confronto pazienti con spondiloartropatia trattati con inibitori del TNF-alfa o con farmaci convenzionali, non ha identificato una correlazione significativa tra uveite ed Etanercept, Infliximab o Adalimumab.

Non è stato ancora chiarito il meccanismo alla base di queste reazioni avverse.
Secondo alcuni Autori gli inibitori del TNF-alfa potrebbero esacerbare le malattie demielinizzanti inibendo l’apoptosi di cellule T potenzialmente autoreattive e innescando, quindi, una risposta autoimmunitaria contro la mielina a livello del sistema nervoso centrale.
Per quanto riguarda l’insorgenza di uveite associata a terapia con anti-TNF-alfa è stato ipotizzato che, in alcuni pazienti, il TNF-alfa non sia la principale citochina responsabile dello stato infiammatorio.
Esperimenti condotti in laboratorio su modelli animali testimoniano un effetto protettivo del TNF-alfa e una esacerbazione della patologia oculare in seguito al trattamento con inibitori del TNF-alfa.

Nel corso del 2008 sono stati segnalati alla Rete nazionale di farmacovigilanza due casi di neurite ottica, che si sono presentati in donne di 39 e 35 anni dopo un lungo periodo di trattamento con Etanercept ( 7 mesi in un caso e 3 anni e 6 mesi nell’altro ) e un caso di uveite verificatosi in una donna di 62 anni dopo otto giorni di terapia.

I pazienti in trattamento con inibitori del TNF-alfa vanno monitorati per quanto riguarda le reazioni avverse oculari e la terapia andrebbe sospesa alla comparsa dei primi sintomi, la cui manifestazione può seguire a un periodo di latenza anche molto lungo.
Un’analisi di 17 casi di malattie demielinizzanti, tra cui 7 casi di neurite ottica, segnalati all’FDA ( Food and Drug Administration ), ha riportato un intervallo medio di insorgenza della sintomatologia di 5 mesi dall’inizio del trattamento con Etanercept.
La scheda tecnica di Etanercept raccomanda una valutazione attenta del rapporto beneficio/rischio nell’uso del farmaco in pazienti con patologie demielinizzanti pregresse. ( Xagena2009 )

Fonte: Reazioni – AIFA, 2009


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